lunedì 26 novembre 2012

BTO e disperazione


Finalmente trovo la forza mentale per aggiornare questo blog, nato da uno slancio di disperazione che ha portato ad ottimi risultati.
Sono stata selezionata come Official Blogger per il BTO, sigla che sta per Buy Tourism Online. Per chi ama viaggiare sembra una cosa incredibilmente noiosa stare in una conference hall a parlare per due giorni del turismo e delle nuove tecnologie, ma non lo è.  L’immagine del viaggiatore è sempre stata quella di qualcuno che ha uno zaino in spalla, tutto impolverato ma contento, che si guarda intorno come se quello fosse il primo giorno al mondo. Oggi è diverso, oggi molti di noi ( compresa la sottoscritta) hanno nelle mani uno smartphone o un tablet su cui si ingobbiscono,  mentre vanno a sbattere contro cittadini irritati e, ammettiamolo, rispetto alla polvere e allo zainetto sembra più una perdita che un guadagno.
Ma le nuove tecnologie non sono solo questo; oggi ci permettono di dividere la macchina con sconosciuti, di dormire sul divano di una famiglia di Praga, di trovare quella bettola dove fanno i migliori cevapcici di Zagreb.
Sono due lati di una medaglia che per una sfigata come me sarà un onore indagare e raccontare in prima fila.
Per non parlare del fatto che scenderò dalla groppa del mio pescione chiamato  per andare a Firenze, stay tuned!
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale del BTO

venerdì 9 novembre 2012

Premessa

Mi trovo ad iniziare questo blog, pensando soprattutto che erano dieci anni che non scrivevo annotavo e raccontavo, possono passare dieci anni senza raccontare nulla? Certo se studi cinese!
Nelle mille passioni che ho smontato,lasciato a metà o che sono ancora in piedi, magari solo con qualche vite da sistemare, quella più completa e sempre diversa è stata viaggiare. Ovunque, ad ogni modo e ad ogni costo.
Per questo a 23 anni ho intrapreso la vira della fuorisede che mi ha portato  mi trovo in questa stanza, sopra questo enorme pescione che è Venezia ( come diceva il buon Scarpa) a studiare Sviluppo interculturale dei sistemi turistici, un nome complicato per consentire anche agli umanisti come me di sperare di lavorare nel turismo
Probabilmente nessuno leggerà queste righe, ma il mio proposito è di appuntare quello che imparo da ogni viaggio, compreso questo lungo soggiorno a Venezia, in modo tale da rendere utile qualche ricordo e non lasciarlo marcire nel fondo di una borsa, tra acqua e tabacco.